Amministrazione Biden divisa sul caso delle sanzioni a Kaspersky

Non sarà così facile imporre sanzioni contro Kaspersky Lab. Molti nell’amministrazione Biden temono ripercussioni più gravi, nello scenario cyber

Con l’invasione russa dell’Ucraina, gran parte del mondo occidentale ha sollevato il problema “fiducia” nei confronti Kaspersky Lab, la società di sicurezza informatica, leader mondiale del settore, con sede a Mosca. Ho ricostruito con diversi contenuti la situazione riguardante questo caso e l’Italia, evidenziando anche come, un problema da sempre esistito nel nostro Paese (quello di “fidarci” senza problemi di software così sensibile proveniente da società con sede in stati diversamente democratici), sia eruttato come un vulcano a seguito dell’escalation cinetica che stiamo vivendo da poco più di un mese. Senza tuttavia, va ricordato, alcun movente tecnico significativo utile a prendere una posizione in merito: Kaspersky è e rimane uno tra i migliori software antivirus sul mercato.

Il blocco di Kaspersky in USA

Anche negli Stati Uniti la situazione non è semplice. Il Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca ha iniziato a sviluppare sanzioni contro la società IT russa a causa della situazione in Ucraina. Nell’ultima settimana però questa proposta ha sviluppato nuove tensioni. Alcuni componenti del Ministero delle Finanze temono che le conseguenze di tali restrizioni possano essere molto gravi. Secondo quanto descrive il The Wall Street Journal, si teme che la Russia possa rispondere con attacchi informatici ancora più gravi contro i paesi occidentali.

Per questo motivo, i membri dell’amministrazione di Washington non sono d’accordo sulla necessità di introdurre restrizioni nei confronti dell’azienda, scrive il quotidiano. L’amministrazione Biden si divide.

Tra le affermazioni della società Kaspersky, spicca ora l’ultima di mercoledì, nella quale ha dichiarato di sperare di discutere le preoccupazioni del governo degli Stati Uniti sui suoi prodotti e servizi e ha affermato che qualsiasi azione proposta sarebbe “una risposta al clima geopolitico piuttosto che una valutazione completa dell’integrità dei prodotti e servizi di Kaspersky”.

I dubbi dell’amministrazione Biden su sanzioni a Kaspersky

Il 25 marzo, la Commissione federale per le comunicazioni degli Stati Uniti ha aggiunto l’azienda al suo elenco di apparecchiature per le telecomunicazioni e fornitori di servizi considerati un rischio per la sicurezza nazionale. La mossa ha reso Kaspersky Lab la prima azienda russa nell’elenco, che in precedenza includeva solo società cinesi.

Altri dell’amministrazione Biden invece, reputano meno danno sanzionare direttamente il CEO Eugene Kaspersky, piuttosto che applicare restrizioni alla società.

Tutto questo ha prodotto attualmente che il Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca rinviasse l’esame delle sanzioni contro Kaspersky Lab nel Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. Il quale infine, ne ha per ora interrotto l’iter, senza esprimere un commento al riguardo, lasciando intendere che la proposta sia ancora in divenire e non definitiva.