Anonymous fa trapelare l’elenco dei riservisti russi richiamati alle armi

Gli hacker del collettivo attaccano ancora e dopo le azioni Opiran, tornano in Russia. Trapelati i dati dei presunti riservisti militari richiamati da Putin. Resta da capire se legittimo o no, io ho trovato qualche campione del calcio

I famosi riservisti russi sarebbero stati identificati mediante una lista diffusa online dal collettivo Anonymous.

Negli ultimi due giorni si parla tanto dei riservisti russi, dopo l’annuncio di Putin di voler chiudere le uscite dal paese e richiamare alle armi parte della popolazione maschile, per combattere al fronte ucraino.

Al momento le uniche certezze di questo presunto leak sono contenute nella rivendicazione che ne fa Anonymous su Twitter con questo post

Il tweet di rivendicazione

Il collettivo, tramite l’account Twitter rivendica di aver estratto questi dati dal sito Web del Ministero della Difesa russo, esponendone anche il link condiviso con servizi di file sharing che ben presto farà il giro del Web su Telegram e su innumerevoli altri tweet di rilancio. Circa 90 MB riepilogati in un file di testo formattato da CSV.

I dati riportano nome, cognome, data di nascita, città di provenienza e ente governativo di reclutamento.

Anche solo leggendo i molti commenti che il post ha attirato, sorgono subito i dubbi e i problemi di una possibile falsa attribuzione di questo leak, primo fra tutti il fatto che aver trovato questi dati tramite una qualche vulnerabilità del sito Web del Ministero della Difesa, è inverosimile per via del basso legame che il Ministero in Russia ha con queste attività di reclutamento, che invece vengono demandate ad enti locali e provinciali. Tuttavia questo sarebbe giustificabile considerando la natura di Anonymous, in quanto collettivo non centralizzato, può capitare facilmente che chi pubblica il leak non sia il vero autore e di fatto possa essersi sbagliato sull’attribuzione al sito Web, non conoscendone (presumibilmente) la vera natura.

Altre analisi di persone che hanno tentato di aggregare questi dati per trarne dei report, riferiscono come ci sia ambiguità tra il numero molto elevato di reclute di certe città piuttosto che di altre, dentro il leak, che però nella realtà sono le meno popolate della Russia.

Io mi sono limitato per il momento a fare un’interrogazione a campione del social VK (il Facebook della Russia), visto che il leak comprende ragazzi molto giovani, e ho trovato diverse corrispondenze con i dati presenti, nonché anche su siti come la Federazione del gioco calcio locale, trovando anche in questo caso elementi in comune, dei vari dati, tra cui la data di nascita collegata al nome.

Quindi in conclusione, ovviamente non c’è certezza sulla veridicità dei dati ma si può dire che i dati siano sicuramente reali. Piuttosto rimane da capire se veramente trafugati da documenti inerenti l’arruolamento governativo, o se facenti parte di vecchi leaks già trapelati e sfruttati ora strumentalmente.