2054, i Social Media per prevedere il crimine: è una buona idea?

Il 30 gennaio 2020, il Brennan Center for Justice ha inviato una lettera al dipartimento di polizia di Los Angeles che iniziava così:

Questa è una richiesta ai sensi del California Public Records Act (“CPRA”), Cal. Gov’t Code §§ 6250-6270, per conto del Brennan Center for Justice presso la NYU School of Law (“Brennan Center”). Il Brennan Center cerca informazioni relative all’uso dei social media da parte del dipartimento di polizia di Los Angeles per raccogliere informazioni su individui, gruppi e attività, descritte di seguito come “monitoraggio dei social media”.

Se vuoi scoprire i terrificanti dettagli tecnologici che sono stati rivelati, fai clic qui. Un semplice sunto, invece ecco qui: una startup tecnologica chiamata Voyager Labs afferma di aiutare le forze dell’ordine come il LAPD a “sfruttare i social media per aiutare a risolvere e prevedere il crimine”. Sì, hai appena letto la frase “prevedere il crimine”.

“Estraendo informazioni da ogni parte dei vari profili sui social media di un individuo, Voyager aiuta la polizia a indagare e sorvegliare le persone ricostruendo le loro intere vite digitali, pubbliche e private”, spiegano Johana Bhuiyan e Sam Levin in un articolo del Guardian del 17 novembre 2021. “Facendo affidamento sull’intelligenza artificiale, afferma la società, il suo software può decifrare il significato del comportamento umano online e può determinare se i soggetti hanno già commesso un crimine, possono commettere un crimine o aderire a determinate ideologie”.

Tra le molte altre tattiche invasive, la raccolta dati di Voyager prevede:

  • Archiviazione degli amici e dei post sui social media eliminati di una persona mirata
  • Monitorare i contatti della persona e tutte le sue attività sui social media
  • Conduzione di “sentiment analysis” in tempo reale
  • Indagine sulla “solidarietà ideologica”
  • Analizzare (presumibilmente) messaggi privati ​​su piattaforme di social media
  • Creare account falsi per connettersi con gruppi o individui “sospetti”

Se questo suona come un brutto film di fantascienza, beh…

Minority Report è stato ambientato nel 2054. Ad ogni modo, qui nel 2021, siamo già gravati da gran parte della tecnologia “predittiva” presente nel film; per esempio:

  • Annunci personalizzati
  • Riconoscimento facciale e ottico
  • Smart-home o IoT a comando vocale
  • Auto senza pilota
  • E sì… cyber polizia pre-crimine

Non smetterà mai di stupirmi come le persone cedano così facilmente i propri diritti e la propria privacy, presumibilmente per comodità e sicurezza. Ecco perché le attuali battaglie contro i mandati e il tracciamento digitale sono cruciali e rilevanti.

Avviso spoiler: né il governo né le società che lo possiedono hanno mai a cuore i tuoi migliori interessi. Puoi imparare ad accettare questa realtà ora o fartela portare a casa quando verrai accusato falsamente di un “pre-crimine” che avverrà in futuro.